Demenza frontotemporale

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Demenza frontotemporale
RMN al cervello di una donna di 65 anni affetta da demenza frontotemporale di Pick
SpecialitàNeurology, psychiatry, and neuropsychiatry
Eziologiaignoto
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM331.19
ICD-10G31.0
OMIM600274 e 600795
MeSHD057180
GeneReviewsPanoramica e Panoramica
Sinonimi
FTD

La locuzione demenza frontotemporale (sigla DFT o FTD) identifica un eterogeneo gruppo di demenze neurodegenerative non-Alzheimer che si caratterizzano per la presenza di alterazioni in senso degenerativo-atrofico dei lobi cerebrali frontale e temporale.[1][2] Si tratta di un termine ombrello per diverse patologie o in alternativa di una patologia con diverse varianti; è chiamata anche demenza presenile (contrapposta alle demenze solitamente più senili come la demenza vascolare) per l'esordio solitamente intorno a 50-60 anni, e spesso può essere confusa con la forma precoce della malattia di Alzheimer; in quest'ultima però è la memoria che viene primariamente compromessa, mentre la DFT si segnala all'esordio con cambiamenti di personalità improvvisi e stranezze comportamentali-motorie in assenza di patologie psichiatriche o neurologiche pre-esistenti, e solo in seguito per una parziale perdita di memoria, assieme al deficit cognitivo e motorio crescente. La sopravvivenza media è di circa 7-8 anni. Nel DSM-5 viene nominata come disturbo neurocognitivo frontotemporale maggiore o lieve (331.19).

  1. ^ Neary, Overview of frontotemporal dementias and the consensus applied, in Dement Geriatr Cogn Disord, 10 Suppl 1, 1999, pp. Pagine 6-9, PMID 10436333.
  2. ^ C. Loeb, E. Favale, Neurologia di Fazio Loeb, Roma, Società Editrice Universo, 2003, pp. pagine 1049-1053, ISBN 88-87753-73-3.

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